Il nostro era un team fantastico e l’organizzazione dell’evento è stata perfetta.
Francesi, tedeschi, americani, creativi, ingegneri, artigiani, professori e artisti: un mix incredibile che in 72 ore ha generato Race the Future.
In pratica un mix tra Twister e La settimana, che ripercorreva il nostro modo di camminare durante la vita, si parte bambini a gattoni e si arriva ad appoggiarsi ad un bastone, i giudici della competizione poi l’hanno definito un parkour narrativo.
Il gioco è per due persone, una per colore, che dovevano seguire le impronte del percorso il più fedelmente possibile, incrociarsi, scontrarsi e poi arrivare per primi e suonare una campanella.